Prova Dufour 412 Grand Large - Vela & Motore

Evoluzione del 410 GL presenta una delfiniera fissa, che rimpiazza il bompresso retrattile. E sempre nell’ottica della semplificazione delle manovre, la possibilità di avere un fiocco autovirante. Piace la cucina a poppa con griglia per barbecue in pozzetto.

Nel 2012 Dufour lanciava la serie Grand Large con un 40 e un 50 piedi. A distanza di 4 anni questa famiglia, che ha reinterpretato la crociera pura strizzando l’occhio anche agli  appassionati di motore, si è allargata: sono arrivati il 310, il 350, il 382, il 460 e il 560. Era quindi giunto il momento di aggiornare le due capostipiti. E così è stato. Il 410 cede il posto al nuovo 412 e il 500 al 512.
Il Dufour 412 Grand Large non stravolge l’impostazione del predecessore, un 12 metri che si è rivelato azzeccato: sfrutta lo stesso scafo voluminoso e veloce e si arricchisce delle funzionalità dei nuovi Grand Large. A poppa, per esempio, arriva la cucina esterna (che piace sempre di più), a prua la delfiniera, sottocoperta la cucina torna e essere più tradizionale, le finiture di legni e tessuti e la cura dei dettagli, dalla maniglia alla lampada... sono in continua evoluzione in un’ottica, come sottolinea Paolo Serio marketing, commmunication e product manager di Dufour, sempre più volta al “touch and feel”. Tre le versioni del 412: Comfort, Liberty e Adventure, la differenza tra loro la fanno le dotazioni e anche i layout interni: tre cabine con uno o due bagni e due cabine e un bagno.

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INTERNI:

Lo scafo è voluminoso: ambienti, disimpegni, spazi e altezze sono ben gestiti e si traducono in un’ottima vivibilità. Scendendo sottocoperta, per esempio, l’area davanti alla scala tra la cucina e il bagno e che introduce alla dinette è ampia; il corridoio che porta alla cabina di prua è largo (meglio scegliere la panca scorrevole optional per nasconderla sotto al tavolo quando non si usa) e nelle cabine ci si muove bene.
A dilatare ulteriormente gli spazi e che regna sovrana a bordo è la luce naturale. Arriva dalle vetrate a scafo, dalle murate e dal tetto della tuga, dal pozzetto, insomma da ovunque.
Ben studiati armadi, stipetti e gavoni che risolvono bene il problema dello stivaggio e non manca quella che ormai è diventato un must sui Grand Large: la cantina per il vino sotto ai paioli subito ai piedi della scala d’ingresso. Il layout della barca che abbiamo provato era quello a tre cabine e due bagni (vedi a destra), una soluzione che penalizza leggermente l’armatoriale a prua per far spazio al suo bagno privato, ma siamo sempre davanti a cabine di ottime dimensioni. A questa versione si affiancano quella a tre cabine e un bagno (standard) e quella a due cabine e due bagno che, in questo caso, diventa “extra large”.

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NAVIGAZIONE:

Aria leggera, molto leggera sotto ai 10 nodi, e mare calmo. Così proviamo la barca. Lo scafo reagisce bene e riesce a mantenere una buona velocità anche in una situazione in cui in molti sarebbero tentati di accendere il motore. Una volta srotolato il Code 0 la situazione migliora ulteriormente. È una vela che in queste condizioni diventa quasi all round: dalla bolina
larga al lasco. Leggero e neutro il timone che è con pala singola, lunga e stretta. La posizione di governo è comoda, le ruote sono ben distanziate tra loro e la vista sulle vele è ottima. Davanti a ogni ruota c’è un winch che regola sia la randa sia il fiocco, la soluzione non è delle più immediate, almeno in prima battuta, prima di essersi abituati a usare winch, scotte e stopper nella giusta sequenza.
Ci piace il piano di coperta, ci si muove bene e in pozzetto, visto il baglio importante, il tavolo fisso non intralcia troppo. Il modello in prova monta due jet thruster della Holland Marine al
posto del bow thruster (aveva anche due jet thruster a poppa montati, questi ultimi, dal dealer italiano Euro Sail Yacht – Marina Punta Faro che ha messo a disposizione la barca), una soluzione che farà sparire le eliche a prua sui nuovi Dufour. In manovra si sono rivelati efficienti anche se va ricordato che le condizioni erano “molto facili”.

VM

Prova MY 44 - Vela & Motore
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