COSA VUOL DIRE "LIMITED EDITION”
Il “kit” Euro Sail Yacht comprende un tavolo del pozzetto in teak, Flexiteak sulla coperta/tuga e nei bagni, un nuovo colore per le tele dello SprayHood, Bimini e Lazy bag. La strumentazione è Garmin, con due display GNX i2oall'alberocon Carbon Bracket, un Plot- ter da 12” nel tavolo e la nuova tecnologia Panoptix Forward 3D Sonar. Per facilitare le manovrabilità all’ormeggio è stato scelto un docking System JetThru- ster. Sono state sostituite le ruote della timoneria con un modello in Alluminio dal look moderno, è stata cambiata la leva motore con l'originale Volvo ed introdotta la cuscineria CHX nel pozzetto. Scotte e drizze in Dynema e, per i più pretenziosi, è stata aggiunta l’illuminazione subacquea. All’interno sono stati installati una macchina di climatizzazione da 16.000 Btu reversibile in riscaldamento e diversi particolari come le maniglie e l’aggiunta di specchi, ple- xiglass, un impianto portatile bang & olufsen e uno Tablet/phone dedicato alla barca con la possibilità di sdoppiare lo schermo del Gps principale per il carteggio. È stato installato un sistema di localizzazione satellitare nascosto per essere aggiornati sulla posizione del proprio yacht.
Finalmente! Anche nella nautica come accade da tempo nel settore dell’auto nascono le serie “Limited Edition” che arricchiscono, impreziosiscono, migliorano le versioni esistenti. Il risultato che abbiamo davanti agli occhi nell’intervento che ha effettuato Euro Sail Yacht con i modelli del cantiere Dufour 412 e 460 è in poche parole di aver reso delle barche da crociere dei veri, piccoli superyacht.. Ecco com’è andata la nostra visita a Salerno, alla base charter di Euro Sail Yacht.
QUANDO L'ESTETICA CONTA
Giungo al Marina di Arechi, in Costiera Amalfitana, in un bel pomeriggio soleggiato, con una robusta brezza termica che imbianca il golfo. I due Dufour, 412 e 460, sono ormeggiati uno di fronte all’altro sullo stesso pontile ed una cosa mi salta subito all’occhio: da lontano hanno un look che si distingue nettamente rispetto al resto delle barche a vela di serie ormeggiate di fianco. Una cosa che cattura la mia attenzione, perché se c’è un difetto nella produzione di serie dei grandi cantieri è quello di fare barche simili tra loro, poco caratterizzate.
Questi due Dufour rompono nettamente lo schema. Può sembrare banale, ma il look, i particolari estetici, in alcuni casi e per un certo tipo di utente, contano più magari di certe caratteristiche tecniche della barca. Le barche a vela non sono degli oggetti fini a se stessi, ma chi le acquista vuole godersi, e al tempo stesso mostrare, la bellezza e la particolarità di questi oggetti. Come nelle auto esistono le case che si affidano a tecnici per “preparare” delle versioni limitate di determinati modelli che vengono impreziositi, così Euro Sail Yacht ed il vulcanico Luca Venica hanno deciso di realizzare un’operazione simile con questi due modelli.
L'EVOLUZIONE DI UN DUFOUR
Il concetto generale delle ottimizzazioni era quello di curare alcuni dettagli estetici e funzionali di questi due modelli per renderli in un certo senso unici, per l’appunto “Limited Edition”. Come si può portare a compimento un’operazione simile? Caratterizzando il look della barca, rendendolo in qualche modo diverso. Lo step successivo ed indispensabile è invece quello di curare alcuni dettagli funzionali per elevare lo standard dell’attrezzatura e differenziarlo dalla produzione di serie.
CARBON LOOK PER ALBERO E VELE
Quando vediamo navigare in mare una barca sotto tela, quali sono (oltre alla linea dello scafo) i due particolari che di solito saltano subito all’occhio? L’albero e le vele. Se osserviamo una barca a vela non da troppo vicino sono le prime due cose che il nostro occhio mette a fuoco. Ed è proprio su questi due elementi che Euro Sail Yacht ha iniziato lo sviluppo delle due barche. La wrappatura dell'albero in carbon look e la scelta di vele in New Generation Tecnora, doublé taffetà black carbon By Zaoli, cambiano radicalmente l’impatto estetico di queste due barche. L’albero e le vele nere, danno un look aggressivo e sportivo, elementi che di solito non vediamo praticamente mai su barche di serie da super crociera. Se il particolare dell’albero è meramente estetico, quello delle vele è anche strettamente funzionale: la scelta di materiali all’avanguardia rompe un po’ la tradizione che sulle barche da crociera le vele debbano essere al minimo della tecnologia. Una spinta verso la qualità che in un certo senso cambia anche il concetto della crociera stessa, che non viene vista più solo come un trasferimento a motore da un ancoraggio all’altro, ma grazie a un’elevata qualità di vele, accessori e strumentazione, consentono di sfruttare questi oggetti per quello che sonodelle barche a vela, il cui scopo principale è per l’appunto quello di issare le vele e navigare.
AL TIMONE DI UN SUPER DUFOUR
Una volta saliti a bordo del 412 ed usciti dal Marina d’Arechi, riesco contemporaneamente ad osservare dall’esterno il 460 che ci naviga vicino ed entro nell’ottica delle modifiche estetiche e funzionali che sono state realizzate a bordo (entrambe le barche hanno subito analoghe ottimizzazioni). Apprezzabile la scelta del frullone per il Gode 0 made in Italy: un Furler FR X-Bearing 6082T6 Aluminum by UBIMAIOR. Ergonomiche e con una buona presa le ruote, che hanno la manopola originale della Volvo a portata di mano. In manovra l’uscita dall’ormeggio è semplice: nonostante il vento al traverso con il jet thruster la barca gira quasi su se stessa rendendo facile la vita al timoniere. Ghi governa la barca può leggere i dati da tre ripetitori di strumenti differenti: il jumbo all’albero, lo schermo al centro del pozzetto fornito di char- tplotter 12”, ed i piccoli ripetitori dei dati del vento, rotta e log presenti sulle due postazioni del timoniere. A rendere piacevole l’esperienza c’è una bella brezza sui 14-15 nodi che rende tutto più frizzante. Per un momento lascio perdere i particolari sugli accessori e prendo in mano la ruota per godermela. Per capire a pieno la particolarità di queste barche non basta infatti solo osservare ma diventa indispensabile anche timonare. Solo dopo avere sentito le sensazioni di condurre la carena Felci, potremo capire a pieno anche il piacere delle innovazioni introdotte da Euro Sail Yacht, le due cose vanno infatti di pari passo e per la riuscita di un’operazione simile prima serve un progetto che a monte abbia una buona qualità. Cosa che queste due barche sono. Due fast cruiser, che a vela si comportano in maniera ottima grazie ad una carena ben equilibrata ed un piano velico veramente semplice da gestire. Due barche estremamente docili anche sotto tela: con raffica a vele piene consentono l’errore, non ti puniscono, e garantiscono il controllo anche ad un timoniere poco esperto, così come deve essere una barca con questa filosofia. Internamente la volumetria è da barca di categoria superiore. Il bordo libero alto consente una altezza interna non comune, resa esteticamente gradevole dalla finestratura a metà fiancata. Gli interni sono accoglienti, l’aggiunta di specchi e dei vari accessori fatta da Euro Sail Yacht li rende più giovani, mentre la macchina di climatizzazione reversibile rende la barca praticamente vivibile in qualsiasi stagione.
PER CHI NON SI ACCONTENTA
In definitiva il riassunto delle caratteristiche di questi due Dufour Limited Edition porta dritto ad una conclusione: l’estetica conta ed in alcune cose ciò che è bello può essere anche molto funzionale. Perché una barca così? Euro Sail Yacht ha voluto intenzionalmente dare la possibilità a chiunque di poter passare del tempo a bordo di barche armatoriali preparate in maniera unica, per poter provare le emozioni di veleggiare con la barca dei propri sogni. Due barche pensate per quegli armatori che non si accontentano di passare inosservati ma pretendono dalla loro passione ore di alta qualità.
DETTAGLI
Le ruote alleggerite in composito sono una delle grandi novità introdotte per aumentare il comfort nella conduzione della barca.
Il Code Zero è una delle vele del set fabbricato dalla veleria Zaoli, una soluzione molto divertente anche in crociera.
Il ripetitore degli strumenti all'albero è solo una delle tre fonti dalle quali sono leggibili i dati di navigazione.
Il tavolo del pozzetto in teak, con un'originale illuminazione: un particolare che alza la qualità generale delle finiture.
Gli interni di questi due Dufour sono caratterizzati da una pronunciata luminosità determinata dalla finestratura posta sulla tuga che irradia gli ambienti di luce naturale. A ciò si unisce una volumetria da barca di categoria superiore: due perfette “Signore” per fare la crociera come si deve.
Lo schermo del chartplotter Garmin in pozzetto: visibile e centrale per tenere sotto controllo tutti i dati della nostra barca.
Le maniglie scelte da Eurosailsono uno dei piccoli particolari che contribuiscono a rendere queste due barche uniche.
II flexiteak, teak sintetico che sembra come quello vero ma senza manutenzione, caratterizza l’allestimento “Limited Edition”.
Particolari che impreziosiscono la barca e sono belli esteticamente come la leva motore originale Volvo e la chiesuola della bussola.
I ripetitori di bussola, stazione del vento e log della Garmin situati nella postazione del timoniere, a portata di occhio.
Albero e vele in carbon look: oltre ad avere un ruolo estetico (il rig), la qualità delle vele garantisce una navigazione più efficiente.
Esternamente i volumi interni importanti si intuiscono appena: l’alto bordo libero della barca è infatti sapientemente spezzato dalla finestratura a metà fiancata, che ha una doppio ruolo: uno estetico e l’altro funzionale per accrescere la già ottima luminosità interna.
Dettagli estetici al massimo della cura ed attrezzatura di qualità: la sintesi della versione Limited Edition.